La macabra ritualistica ISIS fa breccia tra i giovani criminali albanesi

Ismaele Lulli, 17 anni, è stato ucciso domenica 19 luglio nelle campagne di Sant’Angelo in Vado, in provincia di Pesaro.
Secondo il Tgcom, portale news italiano, di Ismaele si erano perse le tracce da domenica pomeriggio, quando aveva inviato un sms ai familiari che diceva: «Cambio vita, vado a Milano, non mi cercate». Ma non si esclude che a scriverlo siano stati i suoi assassini per ritardare le ricerche. Ismaele, che frequentava il secondo anno dell’istituto alberghiero di Piobbico, viveva con la madre e una sorella più piccola. Domenica sera non era tornato a casa e la madre si era rivolta ai carabinieri. Contemporaneamente gli amici avevano lanciato una serie di appelli su Facebook con la sua foto.

Il corpo di Ismaele è stato ritrovato in un dirupo con ematomi e un profondo taglio alla gola che lo ha quasi decapitato. In pochi giorni i Carabinieri hanno arrestato i colpevoli, due cittadini albanesi, Igli Meta e Marjo Nema. Il primo è l’assassino mentre il secondo ha fatto da esca, invitando Ismaele a fare un bagno al fiume.
Meta sospettava una relazione, in realtà inesistente, tra Ismaele e la sua ragazza, Ambera Saliji, cittadina macedone di etnia albanese, era acciecato dalla rabbia; una fissazione morbosa, malata, patologica che ha portato Igli Meta a compiere l’omicidio a sangue freddo.

Da destra, Igli Meta e Mario Nema. Al centro del cerchio Ambar Saliji

Un caso che va oltre l’assassinio per gelosia a causa delle modalità con cui Ismaele è stato ucciso: pestato, legato a una croce di ferro e sgozzato, con un colpo violentissimo che lo ha quasi decapitato. Una simbologia che non può non far pensare alle esecuzioni dell’ISIS e in particolare agli sgozzamenti messi in atto dal criminale kosovaro di etnia albanese, Lavdrim Muhaxheri, che amava farsi immortalare con la mannaia sporca di sangue mentre tagliava la gola a nemici e civili.

     
Un altro elemento di interesse: secondo la stampa italiana Meta girava regolarmente con quel coltello utilizzato per l’omicidio e che gli era stato regalato dal nonno. Un gesto rituale e una vendetta d’onore contro il proprio clan, una vendetta che doveva essere portata a termine col sangue.

E’ chiaro che Meta non ha nulla a che fare con l’ISIS ma è pur sempre un assassino che ha ucciso una persona basandosi su un certo tipo di simbologia e il timore è che un certo tipo di azioni e di simboli inizino a far breccia all’interno delle menti di alcuni giovani albanesi che vedono in ciò un modello da seguire, non necessariamente ricollegandolo all’ambito religioso.
A confermare la “chiusura e la ristrettezza mentale da clan” è la reazione di Ambera Saliji, la ragazza di Igli Meta, che cerca di difendere l’assassino dicendo che “l’ha ammazzato ma che non voleva farlo”……. Che “lo ama, è il suo uomo, ha ucciso per lei e lo aspetterà tutta la vita”……. Che “è un ragazzo dolce e non un violento ma era solo accecato dalla gelosia” Non contenta, la ragazza ha poi dichiarato che “A lei Ismaele non interessava ma era lui che ci provava”. Non è chiaro in che modo visto che è lei stessa a dire che non le telefonava neanche ma che quando la incontrava dimostrava il suo interesse.

Alla domanda del giornale Corriere della Sera se “ha pensato al dolore della mamma di Ismaele” ha risposto:
“Ho sentito tanto di quel razzismo, da parte di tutto il paese. Ho letto di gente che diceva “a quelli ci pensiamo noi”, inteso come albanesi e stranieri. Hanno distrutto persino l’auto dei carabinieri che portava Igli in prigione, volevano linciarlo”.
Esatto…..Il “povero” Igli ha rischiato di essere linciato da quei cattivoni che ce l’avevano con lui. Dopotutto lui cosa ha fatto di male? Ha solo sgozzato un ragazzo indifeso. E ovviamente la ragazzina tira fuori il discorso razzismo, ultima disperata risorsa che le rimane per cercare di giustificare qualcosa di assurdo e inaccettabile, almeno per esseri umani normali. Ennesima triste dimostrazione di una mentalità tribale che non può trovare spazio in Europa.

Fonti

http://www.corriere.it/cronache/15_luglio_24/ragazza-dell-assassino-ismaele-lo-ha-ucciso-me-ma-aspettero-tutta-vita-60fc003e-31c4-11e5-bd67-c2a2bc967818.shtml

http://www.ilgiornale.it/news/cronache/pesaro-i-compagni-scuola-lhanno-sgozzato-gelosia-ecco-morto-1154157.html