La coalizione anti-Isis e le ambiguità statunitensi
Il discorso di Barrack Obama sulla “strategia anti-Isis”, andato curiosamente in onda proprio alla vigilia del tredicesimo anniversario dell’attentato alle Torri Gemelle, desta molte perplessità.
Sulla nuova strategia anti-Isis di Obama ci sarebbe molto da dire, visto che ha ben poco di nuovo e le premesse non sono certo delle migliori, ma vale la pena soffermarsi su un aspetto in particolare, quello del riarmamento dei “moderati” in Siria, esattamente come è già stato fatto in seguito allo scoppio della rivolta nel 2011.
Armare i “moderati”
All’epoca l’Esercito Libero Siriano era in forze ma nonostante tutto le forniture di armi sono stranamente finite nelle mani di quei gruppi radicali che hanno poi contribuito a schiacciare i ribelli siriani e a far prendere alla rivolta una deriva di stampo religioso. L’ELS si è frammentato e disintegrato; sono iniziate a comparire milizie non proprio “laiche”, legate all’ideologia dei Fratelli Musulmani; quelle di tendenza salafita come Jabhat al-Nusra e Jaysh al-Islam fino all’improvvisa escalation che ha portato l’Isis, in meno di un anno, a diventare forza predominante.
Fatto interessante, i sauditi avevano a suo tempo fornito ingenti finanziamenti a Jaysh al-Islam per contrastare l’egemonia della qaedista Jabhat al-Nusra; entrambi questi gruppi sarebbero accusati del massacro di Adra dell’11 dicembre 2013, quando 32 civili vennero trucidati.
Oggi nel caos siriano sono presenti una galassia di gruppi e sub-gruppi; risulta veramente difficile riuscire a stabilire quali possano essere definiti “moderati” e in base a quali criteri ed elementi. Al di la di ciò, la Casa Bianca come pensa di prevenire il possibile ed ennesimo passaggio di armi nelle mani di gruppi radicali?
Fornire ulteriori armamenti in una zona dilaniata da una guerra civile che dura ormai da più di tre anni non significa gettare ulteriore benzina sul fuoco? E’ veramente la strategia più efficace per contrastare l’Isis? Una strategia che mira tra l’altro a tenere fuori dai giochi Iran, regime siriano e Russia, tutti diretti interessati alla questione che lo si voglia o no.
Le ambiguità dell’amministraz
La politica estera mediorientale dell’amministraz
Tre giorni fa è poi emerso un ulteriore fatto che rischia di mettere in serio imbarazzo la Casa Bianca; alcune fonti hanno infatti reso noto le dimissioni di Mohamed Elibiary, alto funzionario della United States Homeland Security Department, (un dipartimento del Gabinetto Usa che ha compito di proteggere il territorio degli Stati Uniti d’America da attacchi terroristici e di rispondere in caso di disastri naturali), si presume in seguito ad alcuni suoi post controversi tra cui uno dove sosteneva che gli Stati Uniti sono un paese islamico e un altro dove definiva il ritorno del Califfato “inevitabile” .
Mohamed Elibiary è un noto sostenitore dei Fratelli Musulmani egiziani e in un’occasione si è anche messo in evidenza per un post su un quotidiano online di Dallas nel quale suggeriva di leggere gli scritti di Sayyd Qutb, ideologo dei Fratelli Musulmani e ritenuto da molti studiosi uno dei “padri del radicalismo islamico”. Secondo Elbiary, Sayyid Qutb avrebbe un forte messaggio spirituale e potrebbe essere utile per migliorare l’America.
Nel settembre 2013 Elbiary pubblicò un tweet nel quale attaccava la comunità cristiana copta americana che manifestava in strada contro gli attacchi subiti dagli estremisti in Egitto, auspicando una riforma dell’attivismo copto negli Stati Uniti che promuoverebbe l’islamofobia.
Fonte: http://www.linte
Nel 2012 Elbiary finì al centro di uno scandalo in seguito a presunti accessi a documenti riservati nel quale venne chiamata in causa anche l’ex presidente della DHS (Department of Homeland Security), Janet Napolitano. 1
Sotto l’amministrazion
1 http://www.maggi
перевод где?
Ох…т
Итальянский админ пишет для итальянцев. Международное антитеррористическое сообщество у нас складывается. 😎
Итальянский админ женат?? 🙄 😎
buon articolo!
Всё понял, так оно и есть. Не знаю, поняли ли остальные.
Великий Расул Гамзатов выступая в Кремлевском съезде обращаясь к присутствующим сказал. Поскольку я не уверен, что большинство из вас также хорошо владеет аварским языком как я русским, то я свои стихи прочитаю вам на русском языке.
Короче перевод наверно таков «Американский призик (по другому назвать нельзя) выступил на 13 годовщине падения башен близнецов. Как всегда речь патриотическая но не имеющая смысла вообще.
а то она бы живо его вывела на чистую воду о его ориентации

P/S Хорошо в своей речи не тронул Kisa
да да там что то в этом роде , и еще что то мол какой то даун заявил что сша это мусульманская страна и установление там халифата неизбежно
луче бы аварский раздел сделали бы
иди на сайт МД, и там делай аварский раздел , там тя за это похвалят


буш писать о любви к красному цвету хинкальные постики постить ))
я давно ушел отудова
Давно как то начинал учить итальянский, быстро забросил в связи с отчаливанием итаьянского партнера))) Придется видимо по новой начинать))))))
Articolo bello e interessante. Grazie all’autore.