La Ria Novosti ha reso noto che una gioielleria in un affollato centro commerciale della capitale canadese è stata presa d’assalto, alle 11 di mattina, da due presunte donne in niqab, rivelatesi poi due rapinatori di sesso maschile.
La rapina è durata soltanto 5 minuti e il valore totale del bottino ammonta a circa 500 mila dollari. La polizia di Toronto ha fatto sapere che si tratta del primo caso di rapinatori che si nascondono sotto dei niqab.
Non si tratta del primo caso, ne in Canada e nemmeno negli Stati Uniti; basta ricordare gli episodi di Ottawa nel gennaio 2011, Philadelphia nell’aprile 2012 o dell’ottobre 2014 in New Jersey, giusto per nominarne alcuni.
Un episodio che non può non far riflettere. E’ legittimo che le donne che vogliono girare in niqab siano libere di farlo, quando in molti paesi sono in vigore leggi che per ovvie ragioni di sicurezza, vietano di girare con il volto coperto?
Le leggi e le regolamentazioni devono essere applicate alla popolazione tutta (inclusi i turisti provenienti da quei paesi dove è concesso nascondere il viso), mettendo da parte l’inutile “politically correct” e politiche di stampo “multiculturale” che hanno già creato sufficienti danni dal punto di vista dell’integrazione e del rispetto delle leggi in diversi paesi europei. La Gran Bretagna è un ottimo esempio. Basta addentrarsi nella East End londinese, a Birmingham, a Leicester.
Come non è lecito passeggiare per la città con un casco da moto o con un balaklava, lo stesso discorso vale per il niqab, indumento che non trova tra l’altro alcun consenso unanime all’interno del mondo islamico e che non è citato nel Corano.
Purtroppo però alcuni politicanti hanno il vizio di sfruttare questioni legate alla cosiddetta «tutela delle minoranze» per racimolare qualche voto in più. I risultati sono però devastanti per la tutela dell’ordine pubblico. In molti casi le loro iniziative risultano nocive persino per quelle minoranze che i politici affermano di salvaguardare; minoranze che in molti casi sfuggono da certi obsoleti usi e costumi.
E’ bene poi ricordare che sabato scorso il professor Shafiul Islam è stato accoltellato a morte a Rajshahi, nel nord del Bangladesh, dove insegnava sociologia all’università.
Shafiul Islam aveva vietato alle studentesse di presentarsi agli esami con il niqab in quanto non riconoscibili e per questo sarebbe stato ucciso. Un gruppo dal nome “Ansar al-Sharia Bangladesh” ha rivendicato l’omicidio su una pagina Facebook.
http://online.wsj.com/articles/bangladesh-police-detain-20-after-killing-of-university-professor-1416243778
http://www.nj.com/camden/index.ssf/2014/10/burqa-clad_bank_robber_strikes_again_say_camden_county_authorities.html
мляать о чем там!?
Повторение тоста: «В Торонто грабители в парандже ограбили ювелирный магазин», лишь немного с иным комментарием.