Il 31 dicembre 2014 è stato pubblicato su YouTube un video, girato il 17 dello stesso mese, dove compaiono Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, le due volontarie italiane partite per la Siria in missione «umanitaria» e rapite dai jihadisti il 31 luglio 2014 nei pressi di Aleppo.
Le due ragazze sono vestite con un velo nero, a volto scoperto. Una delle due legge un messaggio:
«Siamo Greta Ramelli e Vanessa Marzullo, supplichiamo il nostro governo e i suoi mediatori di riportarci a casa prima di Natale. Siamo in grave pericolo e potremmo essere uccise. Il governo e i mediatori sono responsabili delle nostre vite».
Le due volontarie pare siano ostaggio dei jihadisti di Jabhat al-Nusra, gruppo legato ad al-Qaeda. E’ stata la stessa al-Nusra a confermare il fatto attraverso un suo esponente, Abu Fadel: «E’ vero, abbiamo le due donne italiane… perché il loro Paese sostiene tutti gli attacchi contro di noi in Siria».
Primo fatto strano:
Le due ragazze avevano creato un progetto chiamato “Horryaty”, assieme a un volontario dell’Ipsia di Varese, Roberto Andrevil. L’Ipsia è un’organizzazione non governativa promossa dalle ACLI (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) per trasformare in iniziative di cooperazione internazionale esperienze e valori di associazionismo popolare; era già stata precedentemente attiva in Bosnia e Kosovo, luoghi in cui la presenza islamista è progressivamente incrementata.
Horryaty non è però una ONG o una Onlus, ma semplicemente un gruppo di tre persone che hanno deciso di attivarsi per “aiutare la Siria”. In che modo? Sviluppando servizi idrici, sanitari e culturali……..In un paese nel mezzo di una feroce guerra civile? Pochi giorni dopo la scomparsa delle due ragazze, il 7 agosto 2014, la pagina Facebook di Horryaty veniva stranamente chiusa.
Andrevil, la Marzullo e la Ramelli erano stati in Siria una prima volta nell’aprile 2014 per un sopralluogo ed erano stati segnalati nelle zone di Idleb, Homs e Duma, zone difficilmente raggiungibili senza “appoggi locali”. E’ lo stesso Andrevil ad affermare su Facebook che durante la missione sono stati sempre accompagnati e scortati da personale locale, con un alto grado di sicurezza. A luglio la Ramelli e la Marzullo erano di nuovo in Siria, nei pressi di Aleppo, dove sono scomparse il 31 dello stesso mese.
A settembre il giornale libanese “al-Akhbar”, aveva fatto sapere che le due ragazze erano state vendute da una katiba a un’altra per poi finire nelle mani dei jihadisti ma non dell’Isis. Le informazioni del giornale erano evidentemente corrette, infatti le due volontarie risultano nelle mani di Jabhat al-Nusra.
Ulteriori aspetti insoliti:
Ci elementi strani che contornano l’attività delle due volontarie italiane e ciò è testimoniato anche da alcune immagini.
In una foto di una manifestazione anti-Assad tenutasi in Italia, le due ragazze appaiono con un cartello scritto in arabo:
“Agli eroi di Liwa Shuhada, grazie per l’ospitalità e se Dio vuole vedremo la città di Idlib libera quando ritorneremo”?
Ciò fa supporre che la Ramelli e la Marzullo siano state ospitate in Siria dal gruppo jihadista “Liwa Shuhada”, gruppo di fanatici tagliagole, dedito a saccheggi e altri crimini contro i civili nella provincia di Aleppo. La Liwa Shuhada Badr controlla due centri di tortura soprannominati “Guantanamo” e “Abu Ghraib”, dove detengono avversari politici, militanti baathisti e civili rapiti nei quartieri settentrionali di Aleppo. Il gruppo terrorista è attivo nella lotta contro la locale popolazione di origine curda ed è noto per l’uso dei famigerati “cannoni inferno”, armi che lanciano grosse bombole di gas caricate di TNT, utilizzate contro i quartieri filo-Baath di Aleppo. Nel febbraio del 2014 Liwa Shuhada aveva fatto un accordo con Jaysh al-Muhajirin wal-Ansar, gruppo jihadista ad alta presenza di ceceni nel quale militano anche Abdulqarim al-Krimsky e Salahuddin Shishani.
Il comandante di Liwa Shuhada è Qalid bin Ahmad Siraj Ali (alias Qalid Hayani), ben noto e famigerato per le sue atrocità nei confronti di civili: esecuzioni di massa, stupri, razzie, estorsioni, omicidi, traffici di ogni genere.
La Ramelli e la Marzullo sono poi comparse in più occasioni in manifestazioni contro la Russia, contro Assad e a favore del regime ucraino e dei jihadisti in Siria, come mostrano le foto.
In un’altra foto di piazza, accanto al gruppo di Vanessa, viene immortalato Haisam Sakhan, già noto alle forze di sicurezza italiane per aver cercato di assaltare l’ambasciata siriana a Roma e che in Siria si è fatto riprendere in un video di una brutale esecuzione di soldati governativi prigionieri dei jihadisti.
Tra gli amici Facebook di Greta Ramelli possiamo trovare personaggi raccapriccianti come Abu Wessam, che espone immagini in favore dell’Isis, degli sgozzamenti dei così detti “miscredenti” e sulla sua bacheca appare anche una foto di terroristi ceceni guidati da Ibn-Khattab.
Altro amico Facebook di Greta è Muhammed Issa, comandante delle Brigate dei martiri di Idlib, che in rete si fa fotografare davanti a una dozzina di corpi di nemici uccisi.
Non c’è dubbio, le due volontarie avevano amicizie veramente insolite per un’attività definita “umanitaria” che andrebbe forse meglio definita come “attivismo che appoggia la lotta armata jihadista” e forse sono state proprio queste “amicizie” a metterle nei guai.
Искали приключения, а теперь просят защиты от своих друзей. Так и хочется сказать поделом и этим дурам и правительству, поддерживающем ИГИЛ.
постановка наверно, это их «девочки». либо что бы дома не предьявили обвинения в участии в нвф или просто помогают своим друзьям
эти юные европейские
овечки явно предвкушали
увлекательное сексуальное приключение отправляясь в долгий путь.Может им хотелось
адреналина.Вокруг бомбы
автоматы запах пороха,возбуждает их.Не поймешь кто более голодный,девушки,которые откликнулись на призыв,или сами боевики Игил решившие обуздать своё сатанинское желание?Как можно быть такими ветренными и глупыми.Это же самая обыкновенная проституция.Ума нет считай калека..
плюс большое количество голубых, видимо кол-во голубых больше чем розовых. Еще один минус пропаганды ЛГБТ.
почему не на русском то что они должны были удовлетворять потребности банды понятно но столько написанно на не понятном языке зачем
?